Codice NPS o SPID: come si richiede? Gli step per fare domanda di bonus 600 euro
Come richiedere il Pin INPS per fare domanda di bonus 600 euro? Per i titolari di partita IVA sarà presto introdotta una procedura più veloce per la richiesta delle credenziali. In alternativa resta possibile accedere ai servizi online dell’Istituto anche tramite SPID.

Come richiedere il Pin INPS e cos’è il Pin dispositivo?
Per i titolari di partita IVA è il tempo di capire come fare domanda per il bonus di 600 euro, richiedibile in modalità telematica tramite i servizi online dell’Istituto.
Per richiedere l’indennità introdotta dal Decreto Cura Italia servirà il Pin INPS dispositivo o, in alternativa, le credenziali SPID, CNS o CIE.
Le prime indicazioni fornite sulle modalità di richiesta del bonus di 600 euro per i titolari di partita IVA hanno sollevato una problematica importante.
Non tutti i lavoratori autonomi sono in possesso delle credenziali di accesso ai servizi online dell’Istituto, anche considerando il frequente ricorso ad intermediari delegati per l’invio di pratiche e domande.
Cresce così l’interesse sulle modalità per ottenere il Pin INPS o, in alternativa, le credenziali SPID.
Per quel che riguarda le credenziali rilasciate dall’Istituto, è in fase di predisposizione una procedura più semplice e veloce rispetto a quella ordinaria.
Sulla base delle ultime indicazioni fornite dal Presidente Tridico, verrà messa a disposizione una procedura online per la richiesta del Pin INPS dispositivo, che arriverà tramite SMS.
Non è chiaro se l’invio della domanda per il bonus di 600 euro introdotto per l’emergenza coronavirus possa essere effettuato anche per il tramite di intermediari delegati.
Le prime istruzioni pubblicate riportano, tra le modalità di richiesta, la procedura diretta da parte del contribuente e l’invio per il tramite di patronati.
Sembra sia quindi indispensabile avere il Pin dispositivo INPS o, in alternativa, le credenziali SPID, CIE o CNS.
Pin INPS: come si richiede? Tempi lunghi e non adatti per la domanda di bonus 600 euro
Nell’incertezza dovuta alla mancanza di istruzioni precise, una delle indicazioni emerse ad oggi è che servirà il Pin INPS per poter fare domanda e richiedere il bonus di 600 euro introdotto dal Decreto Cura Italia.
La richiesta del Pin INPS è però abbastanza lunga e complessa. Accedendo al portale dell’Istituto è possibile fare domanda online, inserendo il proprio codice fiscale, i dati anagrafici, l’indirizzo di residenza ed un numero di telefono.
Una volta completato il primo step viene fornita soltanto la prima parte del Pin INPS (tramite email o sms). La seconda parte viene invece inviata tramite posta all’indirizzo di residenza.
Bisogna inoltre specificare che il Pin ottenuto mediante tale procedura è di tipo ordinario. Per fare domanda di prestazioni economiche – ivi compreso il bonus di 600 euro – è necessario convertire il Pin ordinario in Pin dispositivo.
Insomma, un iter tutt’altro che immediato.
Il Pin dispositivo INPS viene invece rilasciato subito dagli Uffici dell’Istituto. Le sedi territoriali rilasciano immediatamente le credenziali, ma è evidente che a fronte della situazione emergenziale dovuta alla diffusione del coronavirus non è possibile avvalersi di tale procedura.
Appare quindi evidente che chi non è in possesso di Pin INPS si trova in una sorta di limbo.
Pin INPS semplificato online: l’annuncio del Presidente Tridico
Alla luce dell’evidente difficoltà nell’ottenere il Pin dispositivo, l’INPS sta predisponendo una procedura semplificata e più veloce rispetto all’iter ordinario.
Come annunciato dal Presidente INPS Pasquale Tridico nel corso della trasmissione DiMartedì andata in onda su La7 il 24 marzo 2020, per le domande di bonus 600 euro sarà messo a disposizione dei titolari di partita IVA una procedura online per richiedere il Pin INPS, che arriverà tramite SMS.
Ancora non è noto tuttavia quando sarà possibile ottenere le nuove credenziali INPS.
SPID per i servizi INPS online: come si richiede
In attesa di indicazioni più puntuali sulle modalità di richiesta, ricordiamo che esiste un’alternativa più semplice e veloce per farsi trovare pronti, ed è la richiesta delle credenziali SPID di secondo livello.
Si tratta della chiave d’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione e per ottenerle ci si può rivolgere ad uno degli Identity Provider abilitati al rilascio.
La richiesta delle credenziali SPID può essere fatta online rivolgendosi ad uno dei seguenti provider del servizio:
- Aruba,
- Infocert,
- Intesa, Namirial,
- Poste,
- Register,
- Sielte,
- Tim.
La scelta dell’identity provider è libera. Alcuni di questi (come Poste Italiane, Infocert o Tim) consentono di ottenere le credenziali SPID gratuitamente.
Per richiederle bisognerà avere a disposizione:
- un indirizzo e-mail;
- il numero di telefono del cellulare usato normalmente;
- un documento di identità valido (uno tra: carta di identità, passaporto, patente, permesso di soggiorno);
- la tessera sanitaria con il codice fiscale.
I documenti richiesti dovranno essere fotografati o scansionati durante la registrazione e allegati al form da compilare.
Pin INPS o SPID: rischio caos per le domande di bonus 600 euro
Accanto al Pin INPS e alle credenziali SPID, resta la possibilità di accesso ai servizi online dell’Istituto anche mediante CNS o CIE.
In ogni caso sembra che ci si dimentichi di un aspetto fondamentale: non tutti gli imprenditori, artigiani e commercianti italiani sono autonomi nella gestione delle procedure telematiche.
Nella maggior parte dei casi ci si avvale di intermediari delegati, commercialisti e consulenti del lavoro in primis. Il supporto del consulente sembra tuttavia negato per i tanti titolari di partita IVA beneficiari – almeno potenzialmente – del bonus di 600 euro introdotto in considerazione dell’emergenza coronavirus.
Il caos generato da una comunicazione istituzionale tutt’altro che idonea all’attuale periodo si è riversato anche sugli studi professionali, costretti ad aggrapparsi ad anticipazioni e smentite per fornire consulenze ai propri clienti.
Così è tutt’ora in merito alle modalità di richiesta dell’indennità introdotta a titolo di ristoro per la sospensione di molte attività commerciali. Il consiglio unanime che viene dato ai clienti è di adoperarsi in fretta per ottenere le credenziali SPID o il Pin INPS.
Non è tuttavia da escludere che, anche a fronte delle sollecitazioni delle associazioni di categoria, venga estesa anche agli intermediari la possibilità di invio delle domande per conto dei propri clienti. Restiamo in attesa di istruzioni più precise dall’INPS, che ci si augura arrivino in tempi brevi.